L’abbazia della SS. Trinità, situata all’estremo limite della città, sorge là dove un tempo era il centro politico economico della città.
Essa si compone di tre parti:
- la chiesa antica (o chiesa vecchia)
- la chiesa incompiuta, i cui muri perimetrali si sviluppano dietro la Chiesa antica e in prosecuzione sul medesimo asse (chiesa nuova);
- il Battistero, probabilmente una chiesa paleocristiana con due vasche battesimali.
Custodisce la tomba della famiglia normanna degli Altavilla, dove è sepolto il condottiero Roberto il Guiscardo.
I pilastri sono adornati da immagini affrescate dei Cavalieri di Malta.
Il tempio incompiuto, il cui ingresso è sormontato da un arco semicircolare impreziosito dal simbolo dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, si presenta di dimensioni grandiose.
L’impianto è a croce latina con transetto molto sporgente nei cui bracci sono ricavate due absidiole orientate.
L’interno è caratterizzato dalla presenza di molti conci di pietra provenienti dal vicino anfiteatro romano (epigrafe latina che ricorda la scuola gladiatoria venosina di Silvio Capitone, un bassorilievo raffigurante una testa di Medusa, ecc.).
La crisi in cui precipitò il monastero benedettino subito dopo l’inizio dei lavori di ampliamento, fu certamente la causa della interruzione degli stessi che non vennero mai portati a termine.