Complesso della santissima Trinità

L’abbazia della SS. Trinità, situata all’estremo limite della città, sorge là dove un tempo era il centro politico economico della città.

Essa si compone di tre parti:

  • la chiesa antica (o chiesa vecchia)
  • la chiesa incompiuta, i cui muri perimetrali si sviluppano dietro la Chiesa antica e in prosecuzione sul medesimo asse (chiesa nuova);
  • il Battistero, probabilmente una chiesa paleocristiana con due vasche battesimali.

Custodisce la tomba della famiglia normanna degli Altavilla, dove è sepolto il condottiero Roberto il Guiscardo.

I pilastri sono adornati da immagini affrescate dei Cavalieri di Malta.

Il tempio incompiuto, il cui ingresso è sormontato da un arco semicircolare impreziosito dal simbolo dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, si presenta di dimensioni grandiose.

L’impianto è a croce latina con transetto molto sporgente nei cui bracci sono ricavate due absidiole orientate.

L’interno è caratterizzato dalla presenza di molti conci di pietra provenienti dal vicino anfiteatro romano (epigrafe latina che ricorda la scuola gladiatoria venosina di Silvio Capitone, un bassorilievo raffigurante una testa di Medusa, ecc.).

La crisi in cui precipitò il monastero benedettino subito dopo l’inizio dei lavori di ampliamento, fu certamente la causa della interruzione degli stessi che non vennero mai portati a termine.

Dalla chiesa di San Rocco si accede all’area archeologica che racchiude i resti monumentali della colonia latina di Venusia (fondata nel 291 a. C.) dal periodo repubblicano all’età medievale.
Sono presenti grandi complessi pubblici, quale l’impianto termale in uso dal I sec. a.C. al IV d.C., articolato in diversi ambienti e caratterizzato da pavimentazione musiva; una domus; due assi viari basolati e un battistero paleocristiano con al centro una vasca battesimale a forma esagonale.
Presso le Terme, nel frigidarium, si trova un mosaico intatto che raffigura animali marini fra le onde.
La domus conserva nell’atrio un impluvium e un pavimento musivo a motivi vegetali, oltre a quattro stanze e alla sala principale della residenza.
Procedendo verso l’abbazia si trovano altri resti murari e pavimentali, tra i quali il mosaico con testa di Medusa di età imperiale.
Qui è anche localizzata l’Insula episcopalis con i resti della prima cattedrale di Venosa sorta tra il quinto e sesto secolo. Si tratta di un edificio a terminazione trilobata con deambulatorio esterno, contenente al centro una vasca battesimale esagonale.
Sul lato opposto della strada è l’Anfiteatro romano, di forma ellittica, su tre piani, in parte costruiti fuori terra e in parte realizzati tagliando a terrazze il terreno in cui sorge.
Si ritiene che questa struttura potesse accogliere circa diecimila spettatori.

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